Niente garanzia perché “maltratta” in pista la sua Toyota GR86

Niente garanzia perché “maltratta” in pista la sua Toyota GR86

La Toyota GR86 è una vera “fun car” studiata per far divertire i suoi proprietari, sia su strada che tra i cordoli di una pista. Chi acquista questa vettura, come tutti i veicoli targati Toyota, può inoltre dormire sonni tranquilli visto la bontà del prodotto, protetto oltretutto da una super garanzia, diventata celebre nel corso del tempo.

Toyota GR86: danno da 11mila euro

Tutto questo non sembra però valere per un episodio diventato velocemente un caso su tutti i social che è capitato ad un cliente americano che si è trovato con la sua GR86 in panne a causa della rottura di un cilindro del motore. Nel momento in cui lo sfortunato cliente si è rivolto alla Casa dei tre ellissi per farsi riconoscere la garanzia sulla vettura che aveva appena un anno di vita e solo 13.000 miglia sulle spalle. Purtroppo per lui, la casa giapponese gli ha negato le riparazioni gratuite del danno che ammontava a 11mila euro.

Toyota GR86: rifiutata la garanzia

Il motivo del rifiuto sarebbe stato avallato da alcuni video postati dal proprietario della GR, dove si vedeva la vettura effettuare alcune sgommate e derapate in pista. Di conseguenza secondo la Casa, il danno era stato provocato dal cattivo uso della vettura. A questo punto ci si domanda se è possibile che qualche sgommata possa aver provocato un simile danno. Parliamo della carenza di lubrificazione in un cuscinetto di biella del quarto cilindro. Il protagonista di questa storia dice di aver trovato impurità nella sua verifica dell’olio, colpa secondo lui della Casa automobilistica, ma il concessionario non ne ha voluto sapere, mostrando un documento dove veniva dichiarato che l’intervento in garanzia non era stato approvato.

Un caso che lascia perplessi

La cosa appare ancora più strana, visto che chi acquista la GR86 può girare in pista durante eventi dedicati, cosa che rende logico il fatto di mettere la vettura sotto stress durante la guida. Ora il caso dovrà essere vagliato dai giudici, nel frattempo lo sfortunato proprietario ha sostituito il motore con uno usato reperito presso la rete Subaru, marchio che produce la vettura “gemella” BRZ.