Morgan Plus Four LM62: caratteristiche, dotazioni e prezzi

Morgan Plus Four LM62: caratteristiche, dotazioni e prezzi

Sempre uguale a se stessa. E, per di più, anche attenta alla propria tradizione nel motorsport. C’è tuttavia qualcosa di nuovo, sotto le inconfondibili linee di Morgan Plus Four, la cui attuale generazione, presentata all’inizio di marzo 2020, porta in dote una nuova architettura in alluminio (nome in codice: “CX”, sigla che identifica, in numeri romani, i 110 anni dalla fondazione della factory) che, appunto, Morgan aveva portato all’esordio quale “ossatura” della più grande Plus Six che aveva fatto bella mostra di se al Salone di Ginevra 2019.

Il riferimento alla storia sportiva del marchio di Malvern – creato nel 1909, guidato generazione dopo generazione dalla medesima famiglia e di cui, alla vigilia dello stesso Salone di Ginevra 2019, era stato annunciato un accordo con il fondo di private equity Investindustrial, che fa capo all’imprenditore italiano Andrea Bonomi, per l’acquisizione della maggioranza delle quote capitale di Morgan Motor Company – viene celebrato con l’annuncio della serie speciale Plus Four LM62. Si tratta, nello specifico, di una “edition” in serie limitata che replica in tutto e per tutto l’impostazione esteriore della Spider con hartdtop che nel 1962 – sessant’anni fa giusti giusti, dunque – conquistò la vittoria nella categoria GT 2.0 alla 24 Ore di Le Mans 1962. In quell’occasione, l’abitacolo della Plus Four vittoriosa venne condiviso da Chris Lawrence e Richard Shepherd-Baron, che conclusero la “Maratona della Sarthe” al tredicesimo posto assoluto, dopo avere completato 271 giri del circuito (circa 3.550 km) ad una media di oltre 150 km/h.

Scommettiamo che andrà a ruba?

Il trofeo di categoria alla 24 di Le Mans 1962 è da allora rimasto un punto fermo nella centodecennale storia della fabbrica del Worchestershire: e, idealmente, nuovi enthusiast potranno dividere l’abitacolo con l’equipaggio protagonista di quella impresa, lontana nel tempo tuttavia ben presente nei ricordi degli appassionati. Attenzione, però: la nuova “special edition” Morgan Plus Four LM62 non viene prodotta in serie: ne sono stati programmati 62 esemplari, a celebrazione dell’anno di quella storica Le Mans.

Ecco quanto costa

La novità Morgan Plus Four LM62 è già disponibile in ordinazione presso l’intera rete di showroom ufficiali in tutto il mondo, con guida a sinistra o a destra, e – a scelta – trasmissione manuale o automatica (fosse per noi, ci si perdoni un piccolo parere personale, il dilemma non si pone: volante a destra e cambio manuale… “Noblesse oblige”!). L’importo di vendita, che nella nota stampa di “lancio” commerciale Morgan riferisce al mercato del Regno Unito, parte da 78.995 sterline (circa 94.420 euro al cambio attuale).

I dettagli di allestimento

Corpo vettura

Due le tinte carrozzeria disponibili: “Morgan Jet Green” e “Morgan Tertre Rouge”, finizioni che rendono omaggio alla vettura vincitrice a Le Mans 1962 (che riportava il numero di targa TOK 258) e, nel caso della particolare varietà di rosso, riportano alla “nuance” utilizzata da Morgan nelle competizioni dell’epoca. A protezione dell’abitacolo, c’è – e si tratta di una primizia per la lineup di Malvern – un hardtop “Heritage” verniciato in English White e che riproduce esattamente le fattezze del tettuccio rigido che equipaggiava la vettura di Le Mans. Ulteriori celebrazioni alla Plus 4 vittoriosa: un “pacchetto” di grafiche LM62, che comprende anche i pannelli dei numeri di gara “29”, una targhetta “LM62” posteriore, un set di ruote a raggi verniciate in tinta Argento, il tappo del bocchettone carburante a sgancio rapido (“stile Le Mans”, per intenderci) ed un pannello “di coda” più aerodinamico. A completare l’allestimento ci sono, inoltre, una coppia di faretti supplementari Cibié, la finitura in tinta carrozzeria dei montanti parabrezza, uno splitter anteriore, modanature di protezione ed i terminali in nero dell’impianto di scarico sportivo.

Abitacolo

All’interno, la serie speciale Plus Four LM62 viene equipaggiata con l’immancabile targhetta in metallo che riporta il numero di produzione di ogni singolo esemplare, maniglie porta in pelle nera con monogrammi “LM62” incisi a laser, sedili “Comfort Plus” riscaldabili e rivestiti in pelle nera con cuciture orizzontali e zona centrale traforata, poggiatesta ricamati con la medesima iscrizione, un set di tappetini in gomma con bordini in vinile nero, parte centrale del volante verniciata e modanature in legno scuro per la zona superiore del tunnel centrale e la parte anteriore della plancia.

“Chicche” per i puristi dello stile

Le dotazioni comprendono anche alcuni accessori a richiesta, utili a personalizzare ulteriormente la vettura: fra gli optional, si segnalano una “tradizionale” capote in tela, un completo dossier fotografico che illustra ogni singola fase di realizzazione dell’esemplare ed un ulteriore “pacchetto” che fra gli altri include i gallettoni delle ruote a raggi, lo specchio retrovisore interno cromato, un volante Motolita (un “must” dell’epoca!) ed il nastro “ad X” di protezione dei gruppi ottici anteriori (altra finitura immancabile).

Ha il Bmw 2.0 turbo?

“Bocche cucite” in merito all’unità motrice: sarebbe da ipotizzare – giusto per… affinità di cilindrata – l’equipaggiamento di Morgan Plus Four LM62 con il 2.0 quattro cilindri aspirato da 156 CV, tuttavia, proprio per il fatto che si tratta di una “special edition”, è altrettanto possibile che sotto al cofano ci sia il “due litri” turbocompresso TwinPower Turbo di origine Bmw da 258 CV e 400 Nm di coppia massima, in grado di far schizzare la Spider di Malvern a 100 km/h con partenza da fermo i 5”2 (con cambio manuale a sei rapporti) ed in 4”8 (con cambio automatico ad otto rapporti) e di farle raggiungere una velocità massima di 240 km/h con entrambe le tipologie di trasmissione.