Incentivi auto 2022: via libera a 650 milioni di euro, come funziona il bonus

Incentivi auto 2022: via libera a 650 milioni di euro, come funziona il bonus

Via libera dall’esecutivo ai nuovi incentivi 2022. Un “pacchetto” atteso da tempo (quasi due mesi), frutto di un accordo fra i ministeri dell’Economia, dello Sviluppo Economico, della Transizione Ecologica e delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili, e che ha ricevuto la firma del premier Mario Draghi.

L’entrata in vigore del nuovo provvedimento avverrà dopo la sua registrazione presso la Corte dei Conti e la pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale: di fatto, per usufruire dei nuovi “sconti” (che saranno erogati in seguito all’avvenuta prenotazione sulla piattaforma online del MISE) si ritiene che si andrà a non prima del 20 aprile 2022.

A quanto ammontano gli Ecobonus auto

Il plafond disponibile per gli ecoincentivi 2022 è di 650 milioni di euro (somma che, indica un comunicato stampa del Ministero dello Sviluppo Economico, “Rientrano fra le risorse stanziate dal Governo nel Fondo automotive per il quale è stata prevista una dotazione finanziaria complessiva di 8,7 miliardi di euro fino al 2030”): di questi, 615 milioni andranno effettivamente a sostegno delle autovetture.

I 35 milioni restanti serviranno all’acquisto di moto e ciclomotori e veicoli commerciali elettrici fino a 12 t di massa complessiva. In più, da parte del Governo arrivano 50 milioni di euro (per il 2022), e 350 milioni (per il 2023 e il 2024) come sostegno alla filiera automotive (in particolar modo il settore della componentistica, alle prese con una complessa transizione ecologica). Resta confermata la suddivisione delle somme da erogare a titolo di incentivo per le autovetture su tre fasce, in base alle emissioni di CO2.

Tre anni di Ecobonus

Gli “sconti” non si riferiranno al periodo 2022-2030, quanto al triennio 2022-2024. E, come si accennava qui sopra, la somma complessiva stanziata è 650 milioni di euro all’anno, e non 700 milioni che erano stati ipotizzati in precedenza.

Il ministro: “Sviluppare il settore verso una transizione ecologica efficace e sostenibile”

Nel comunicato stampa del MISE viene riportata una dichiarazione del ministro Giancarlo Giorgetti, in cui si puntano i riflettori sull’efficacia dei nuovi Ecobonus non tanto come misura risolutiva alla crisi del comparto automotive, quanto come aiuto di emergenza per accompagnare il rinnovamento del settore:

Con il via libera agli incentivi diamo una risposta concreta è molto attesa al settore automotive che sta attraversando una profonda sofferenza. La misura pluriennale permetterà alle aziende di fare una programmazione industriale sulla via dello sviluppo. Gli incentivi, ne sono convinto, non sono risolutivi per la crisi del settore che deve rinnovarsi profondamente ma rappresentano uno strumento emergenziale per attraversare un periodo difficile.

La pandemia prima, la carenza di materie prime e ora la guerra stanno mettendo a dura prova anche questo settore che rappresenta uno dei nostri fiori all’occhiello dell’Italia. È necessario ancora più di prima aprire una riflessione sulla doverosa transizione ecologica che deve essere sostenibile, possibile e non lasciare dietro di sé morti e feriti.

Nuovi incentivi: somme per fasce di emissioni

  • Autovetture con emissioni di CO2 comprese fra 0 e 20 g/km: 220 milioni di euro per il 2022, 230 milioni per il 2023, 245 milioni per il 2024;
  • Autovetture con emissioni di CO2 comprese fra 21 e 60 g/km: 225 milioni di euro per il 2022, 235 milioni per il 2023, 245 milioni per il 2024;
  • Autovetture con emissioni di CO2 comprese fra 61 e 135 g/km: 170 milioni di euro per il 2022, 150 milioni di euro per il 2023, 120 milioni per il 2024.

Ecobonus: a quanto ammontano

Di seguito il dettaglio degli importi (anche con rottamazione) a seconda delle diverse fasce di emissioni.

  • Autovetture con emissioni di CO2 comprese fra 0 e 20 g/km: 3.000 euro più 2.000 euro in caso di rottamazione;
  • Autovetture con emissioni di CO2 comprese fra 21 e 60 g/km: 2.000 euro più 2.000 euro in caso di rottamazione;
  • Autovetture con emissioni di CO2 comprese fra 61 e 135 g/km: 2.000 euro solamente con rottamazione di un veicolo fino ad Euro 5 (Euro 0, Euro 1, Euro 2, Euro 3, Euro 4).

Come accedere al “bonus rottamazione”

Per ottenere l’ulteriore incentivo di 2.000 euro (supplementare all’Ecobonus statale per le auto 0-20 e 21-60 g/km di CO2, unica misura di sconto per le auto 61-135 g/km), il veicolo da “dare indietro” per la rottamazione dovrà essere intestato, alla data di acquisto della nuova vettura, da almeno dodici mesi allo stesso proprietario (o uno dei familiari conviventi) della nuova vettura acquistata con l’incentivo. Farà fede lo stato di famiglia.

Auto: quanto dovranno costare per gli incentivi

Come già avvenuto negli anni scorsi, l’accesso ai contributi ministeriali di Ecobonus sarà condizionato dal prezzo di listino (IVA, Ipt e messa su strada escluse). In altre parole: non tutte le vetture saranno “incentivabili”.

Di seguito il tetto massimo per l’erogazione degli incentivi 2022

Autovetture con emissioni di CO2 comprese fra 0 e 20 g/km: 35.000 euro;

Autovetture con emissioni di CO2 comprese fra 21 e 60 g/km: 45.000 euro;

Autovetture con emissioni di CO2 comprese fra 61 e 135 g/km: 35.000 euro.

Saranno avvantaggiate le auto elettriche e ibride plug-in

L’analisi di questo elenco permette, in buona sostanza, una immediata riflessione: è chiaro che si “spinge” di più sull’acquisto delle autovetture a più basse (o del tutto assenti) emissioni di CO2 allo scarico, mentre le auto con motore termico (ma anche mild hybrid e alcune full hybrid) sono via via “sfavorite”.

In sintesi: gli Ecobonus ammontano, al massimo, a 5.000 euro per le auto elettriche, 4.000 euro per le Plug-in e 2.000 euro (soltanto come rottamazione) per le “termiche”, le mild-hybrid e le full hybrid con emissioni di CO2 superiori a 61 g/km. I fondi aumentano anno dopo anno per le due fasce 0-20 e 21-60 g/km di CO2, ma vanno a diminuire progressivamente (e su cifre ben più elevate) per la fascia 61-135 g/km.

In effetti, per le auto elettriche e le ibride plug-in (le due fasce 0-20 e 21-60 g/km) ci saranno 10 milioni di euro in più anno dopo anno, mentre le somme erogabili per l’acquisto di nuove auto Euro 6 benzina e turbodiesel (ma anche GPL e metano, mild hybrid e full hybrid) che superano la soglia di 60 g/km di emissioni vanno a decrescere in misura decisamente maggiore: 20 milioni di euro nel 2023 rispetto al 2022, e 30 milioni di euro nel 2024 in rapporto all’anno precedente.

Niente incentivi per le partite IVA, ma gli Ecobonus vengono estesi al leasing e al car sharing

Contrariamente a quanto disposto nelle precedenti misure di Ecobonus, i nuovi incentivi 2022 vengono assegnati – anche nel caso di stipula di un contratto di leasing finanziario – soltanto alle persone fisiche, dunque esclusivamente ai privati “a codice fiscale”, i quali dovranno mantenere la proprietà del nuovo veicolo per almeno dodici mesi: non c’è alcun incentivo per i titolari di partita IVA.

Unica eccezione: la nuova vettura (solamente nel caso di modelli che appartengono alle due fasce di emissioni 0-20 e 21-60 g/km di CO2) potrà essere intestata a un’azienda, se questa la utilizzerà per attività commerciali di car sharing e a condizione che il veicolo resti a far parte della flotta aziendale per almeno 24 mesi. Va specificato che la quota relativa a questa possibilità è piuttosto bassa: il 5% delle somme di Ecobonus. Di fatto, per le nuove vetture 0-20 g/km in car sharing potranno essere utilizzati 11 milioni di euro, e 11,5 milioni di euro per le auto con emissioni comprese fra 21 e 60 g/km.

Quando si potrà accedere ai nuovi incentivi

Come si indicava più sopra, gli Ecobonus 2022 saranno disponibili soltanto dopo che il Dpcm verrà pubblicato in Gazzetta Ufficiale, e fino al 31 dicembre 2022 oppure ad esaurimento dei fondi se le somme dovessero azzerarsi prima della fine dell’anno (cosa che è più che probabile che accadrà).

Dare una data precisa di inizio delle prenotazioni è impossibile: in ordine alla pubblicazione del decreto in G.U., per i venditori deve essere messa a disposizione la ben conosciuta piattaforma online del Ministero dello Sviluppo Economico, unico strumento di gestione dei contributi e che permetterà a tutti gli utenti di conoscere “in tempo reale” la situazione residua dei plafond. Ragionando in termini empirici, è possibile che il via alla prenotazione degli Ecobonus 2022 possa partire non prima del 20-22 aprile.

Relativamente al 2023 e al 2024, l’accesso ai contributi resterà valido per l’intero anno civile (1 gennaio-31 dicembre), salvo ovviamente l’esaurimento dei fondi prima della fine dell’anno: in questo caso, l’erogazione degli Ecobonus si interromperà.

PMI: incentivi, con rottamazione, per veicoli commerciali elettrici

Piccole e medie imprese, titolari di partita IVA, commercianti, aziende di trasporto di merci in conto proprio o per conto terzi avranno comunque la possibilità di accedere ai nuovi Ecobonus. I contributi sono destinati, in questo caso, all’acquisto di veicoli commerciali elettrici delle categorie N1 e N2 (rispettivamente: veicoli per trasporto merci, con massa complessiva non superiore a 3,5 t; e veicoli per trasporto merci, con massa complessiva superiore a 3,5 t e non superiore a 12 t), e soltanto se l’acquisto del nuovo mezzo avviene con rottamazione di un veicolo Euro 0, Euro 1, Euro 2 ed Euro 3.

Le somme messe a disposizione sono di 10 milioni di euro per il 2022, 15 milioni di euro per il 2023 e 20 milioni di euro per il 2024.

  • Veicoli commerciali N1 con massa complessiva fino a 1,5 t: 4.000 euro;
  • Veicoli commerciali N1 con massa complessiva compresa fra 1,5 e 3,49 t: 6.000 euro;
  • Veicoli commerciali N2 con massa complessiva compresa fra 3,5 e 7 t: 12.000 euro;
  • Veicoli commerciali N2 con massa complessiva compresa fra 7 e 12 t: 14.000 euro.

Motocicli e ciclomotori: nuovi Ecobonus 2022

Il nuovo Dpcm prevede anche degli incentivi a favore di ciclomotori e motocicli elettrici e ibridi (categorie L1e, L2e, L3e, L4e, L5e, L6e, L7e) ed a motore termico (categorie L1e, L2e, L3e, L4e, L5e, L6e, L7).

Quali somme vanno a favore dei “due ruote”

  • Ciclomotori e motocicli elettrici e ibridi: 15 milioni di euro per il 2022, il 2023 e il 2024;
  • Ciclomotori e motocicli a motore termico: 10 milioni di euro per il 2022, 5 milioni di euro per il 2023, 5 milioni di euro per il 2024.

Entità degli Ecobonus per moto e ciclomotori

  • Ciclomotori e motocicli elettrici e ibridi: 30% del prezzo di acquisto fino al massimo di 3.000 euro e 40% fino a 4.000 mila euro, con rottamazione di una moto Euro 0, Euro 1, Euro 2 ed Euro 3;
  • Ciclomotori e motocicli a motore termico nuovi di fabbrica: 5% di sconto concessionaria, contributo del 40% del prezzo di acquisto e fino a 2.500 euro con rottamazione.