GP di Silverstone: le pagelle

GP di Silverstone: le pagelle

Il GP di Silverstone è stato adrenalinico fino alla fine, ed ha visto Sainz trionfare per la prima volta in F1. Scopriamo le pagelle dei protagonisti più in vista o più in ombra di questa gara che rimarrà negli annali della massima formula per i tanti episodi accaduti.

GP di Silverstone: Sainz voto 8

Sainz è stato il mattatore del GP di Silverstone con una vittoria cercata dalle qualifiche, ha meritato questa chance e l’ha capitalizzata al massimo, ma non ha fatto certo gioco di squadra. Carlos Jr. dovrebbe essere il secondo pilota, il condizionale è d’obbligo, e come tale dovrebbe lasciare strada senza troppe richieste al compagno di squadra. Eppure è stato restio per diversi giri. Certo, aveva dalla sua anche delle indicazioni dal muretto box poco condivisibili, ma nel momento della ripartenza, dopo la safety car, avrebbe dovuto lasciare spazio a Leclerc, e invece è stato attaccassimo come una ventosa. Poi, ripresa la gara, l’ha passato senza troppi complimenti forte della sua gomma rossa. Ecco, considerando questi episodi, Sainz prende un 8, perché è giusto che un pilota faccia di tutto per vincere, ma a Silverstone poteva riaprirsi il campionato e questo vale di più di una vittoria personale.

GP di Silverstone: Leclerc voto 10

Il GP di Silverstone ha un vincitore morale tradito ancora una volta da un muretto box che non valorizza il suo immenso talento e si chiama Charles Leclerc. Il monegasco ha rischiato più di ogni altro con quel sorpasso all’esterno alla Copse su Hamilton quando ormai sapeva di essere spacciato, di non poter salire sul podio. Quella è stata la sua risposta, a tutti. A Sainz che vorrebbe essere alla sua altezza; al muretto box che continua a penalizzarlo in maniera imbarazzante; ed ha Verstappen che l’hanno scorso nello stesso punto è volato fuori innescando una polemica infinita. Dopo Monaco, gli strateghi della Ferrari ne hanno combinata un’altra delle loro, lasciandolo con le gomme bianche all’entrata della safety car, hanno sacrificato lui per Sainz, destabilizzando ancora di più un equilibrio interno sempre più precario. Non bastava il messaggio “siete liberi di lottare”, quando potevano tranquillamente allungare nella fase centrale della gara, alla fine anche la beffa, quella di vedere Sainz andare a vincere mentre le sue gomme inesorabilmente perdevano trazione lasciandolo ai margini del podio. Con Todt e Domenicali cose del genere non sarebbero mai accadute, c’erano delle gerarchie in pista e si rispettavano, adesso è cambiato tutto, ma questa condotta democratica sta costando punti mondiali, punti che non torneranno più.

Verstappen voto 8

Un 8 in pagella anche per Verstappen nel GP di Silverstone, il pilota olandese stava prendendo il largo prima di essere rallentato da una foratura. Ha guidato con tante difficoltà perché la sua vettura si è danneggiata nel fondo, ma alla fine ha portato a casa un settimo posto che vale oro con Leclerc arrivato solamente quarto. Ora in classifica c’è ancora Perez dietro di lui, e per come si erano messe le cose, può essere contento.

Hamilton voto 10

Hamilton è tornato, nel GP di Silverstone ha ripreso vita, si è divertito, dimenticandosi dei saltellamenti della sua Mercedes e dei dolori alla schiena. A lungo è stato il più veloce in pista, forse la sua Mercedes manca ancora nella prestazione in rettilineo e non lo agevola nei sorpassi, ma quanto a ritmo ha dimostrato di essere quello dei vecchi tempi… La sua ossessione per la vittoria e la sua dedizione alla ricerca della prestazione giro dopo giro gli valgono un bel 10. Qualcuno diceva che era un pilota sul viale del tramonto, sazio dei suoi successi, beh, quel qualcuno si sbagliava, di grosso.

Haas voto 8

Due monoposto a punti nel GP di Silverstone, Mick Schumacher che lotta con Verstappen e arriva ottavo, per la Haas la trasferta inglese è stata più che soddisfacente. La monoposto cresce bene, è competitiva e può prendere ancora punti pesanti, e questa volta non è stata vittima di incidenti. Chissà che in squadra non torni un certo equilibrio…

Alpha Tauri voto 5

I due piloti che si toccano, il nervosismo di Gasly, ed una gara con zero punti, rappresentano lo stato attuale dell’Alpha Tauri. La scuderia di Faenza non riesce più a trovare quella competitività delle scorse stagioni e prosegue una fase involutiva poco edificante. Urge una soluzione ed anche piuttosto in fretta.

Alonso: voto 8

Alonso non finisce di stupire, è un pilota con una grinta immensa, lo si è visto in qualifica, dove se avesse avuto la componente elettrica al meglio avrebbe potuto lottare per la pole. In gara è arrivato quinto, e con la Mercedes tornata protagonista, e quelle due monoposto, Red Bull e Ferrari, che fanno storia a sé, è un signor risultato. Se l’Alpine progredisse ancora potremmo vederlo lottare per il podio, intanto con il suo talento conquista un 8 in pagella.

Vettel voto 6

Forse per Seb il GP di Silverstone è stato più emozionante quando ha guidato la sua Williams ex Mansell, del 1992. Certo, quando il leone inglese ha alzato il braccio di Hamilton davanti alla folla deve essere stato meno edificante, ma ancora peggio è stata la gara. La sua Aston Martin non è all’altezza delle migliori monoposto, e si vede, così ha dovuto accontentarsi di un nono posto che vale punti mondiali ma non mette certo il sorriso. Voto 6, ma da Seb ci aspettiamo molto di più.

Lando Norris voto 7

Lando Norris voleva essere protagonista in patria come Hamilton, ma non ha la monoposto all’altezza in questa stagione. Certo, gli è andata meglio che a Russell, rimasto invischiato nel groviglio generale della partenza, e alla fine ha ottenuto un buon sesto posto. Niente di cui esaltarsi, ma se si guarda il 13esimo posto di Ricciardo si comprende il valore del risultato di Norris.

Halo voto 10

C’è chi lo rinnega, c’è chi lo giudica un elemento antiestetico, chi ne mette in dubbio l’efficacia in caso di incendio, ma l’Halo nel GP di Silverstone ha salvato la vita di Zhou. L’incidente è stato spaventoso, forse uno dei peggiori degli ultimi anni, ma grazie all’halo il pilota cinese è riuscito a rimanere illeso. Il suo roll-bar era praticamente distrutto, e solo grazie a questo dispositivo Zhou ha avuta salva la vita. Dopo l’incidente di Hamilton e Monza, questa è un’altra dimostrazione di quanto l’halo, in determinati frangenti, possa fare la differenza tra la vita e la morte di un pilota.