Bmw: riflettori puntati sul futuro sostenibile e digitale

Bmw: riflettori puntati sul futuro sostenibile e digitale

Un risoluto “boost” ai già corposi programmi di sviluppo strategico in materia di elettrificazione e digitalizzazione, sulla scorta di quanto annunciato in precedenza e – notizia di recentissima diffusione – relativamente ad un futuro senza più motori ad alimentazione endotermica per Mini; l’evoluzione dei piani industriali che puntano i riflettori dell’azienda su implementazione delle tecnologie digitali, sviluppo di nuove piattaforme elettriche e di batterie high performance ed un radicale approccio ecosostenibile per l’intero ciclo di vita dei veicoli prodotti. Ecco, in estrema sintesi, i contenuti scritti nel taccuino delle priorità dei vertici Bmw, annunciato durante una conferenza online in cui si sono posti i riflettori sul “nuovo che avanza”, partendo dai risultati 2020. Ma andiamo con ordine, iniziando proprio dall’analisi dell’anno scorso.

Le cifre 2020

Il 2020, “annus horribilis” per tutto il mondo e per gran parte delle attività, ha visto Bmw compensare, in un secondo semestre decisamente positivo, le difficoltà incontrate nella prima parte dell’anno, causate dalle conseguenze dell’emergenza sanitaria. Il segmento auto di Bmw ha, nel 2020, messo a segno quanto segue:

  • 2,33 milioni di veicoli consegnati, corrispondenti ad un -8,4%;
  • Grazie alla positiva richiesta di modelli di segmento superiore (Bmw Serie 7, Serie 8 e X7, ad esempio), i ricavi sono diminuiti soltanto del 5%, attestandosi a 98,99 miliardi di euro;
  • L’utile operativo è stato di 4,83 miliardi di euro (-34,8%);
  • L’utile lordo ha registrato un -26,6% (5,22 miliardi di euro, tuttavia 4,83 miliardi di euro dei quali sono stati messi a segno nel secondo semestre 2020, che si è concluso con un ottimo +9,8%);
  • L’utile netto è sceso del 23,2% (3,86 miliardi di euro);
  • Sebbene il primo semestre sia costato circa 2 miliardi e mezzo di euro, il cash-flow di chiusura si è attestato su valori positivi per 3,4 miliardi, notevolmente superiore in rapporto al flusso di cassa dell’anno precedente (per effetto, in questo caso, di un taglio del 30,9% sugli investimenti);
  • I livelli di inventario sono stati abbassati di quasi un miliardo di euro, a partire dal 2019, grazie all’ottimizzazione dei tempi di consegna ed al miglioramento delle strutture logistiche;
  • Spese in conto capitale: a fine anno ammontavano a 3,9 miliardi di euro. Con la definizione delle priorità strategiche e industriali ed i miglioramenti in termini di efficienza introdotti nella produzione interna di componenti, indica Nicolas Peter (membro del board Finance del CdA Bmw), l’azienda è stata in grado di ridurre il totale di circa 1,7 miliardi di euro rispetto al 2019;
  • Servizi finanziari: le attività di finanziamento e leasing hanno risentito della pandemia, osserva lo stesso Nicolas Peter. Come si prevedeva, l’utile ante-imposte (1,7 miliardi di euro) è stato notevolmente inferiore rispetto all’anno precedente. Nel 2020 sono stati conclusi circa 18,5 milioni di nuovi contratti di finanziamento e leasing, cifra soltanto leggermente inferiore in relazione al 2019: soprattutto nel secondo semestre, per effetto della ripresa dei mercati, si è verificata una nuova tendenza al rialzo che ha comportato un monte-contratti in linea con quelli dell’anno precedente.

I programmi 2021

Per il 2021, le stime prevedono un solido aumento delle consegne di veicoli a marchio Bmw, Mini e Rolls-Royce; e il margine EBIT dovrebbe essere compreso fra il 6 ed il 9%, con un rendimento del capitale investito significativamente più elevato per il comparto auto. I top manager finanziari Bmw sono dell’idea che lo sviluppo del business resterà “Volatile”, soprattutto in Europa, per tutto il resto del 2021. Uno scenario che farà in ogni caso da cornice ad immediato futuro che i “piani alti” Bmw indicano come ambizioso: le prime settimane sono state caratterizzate da un significativo balzo in avanti; il prossimo step è finalizzato ad un ritorno del business ai livelli che erano stati fatti registrare prima dell’emergenza sanitaria, e successivamente posizionare l’asticella delle performance ancora più in alto.

Quali strategie a medio termine

Come si accennava in apertura, Bmw Group ha deciso di imprimere una sostanziale marcia in avanti verso i piani di elettrificazione della propria lineup, intesi anche come sviluppo in tema di digitalizzazione ed ecosostenibilità che (come vedremo) assegneranno un ruolo di capofila alle due novità Bmw iX e Bmw i4 che – in ordine cronologico – arriveranno già dai prossimi mesi, e con un anticipo di circa tre mesi rispetto al previsto. Nel dettaglio, l’obiettivo indicato dal top management del Gruppo guidato da Oliver Zipse punta al “lancio”, entro il 2023, di 13 nuovi modelli ad alimentazione 100% elettrica: la timeline a brevissimo termine indica, per la fine del 2021 o al più tardi l’inizio del 2022, l’arrivo di iX e i4 ad arricchire le attuali proposte “zero emission” (Bmw i3, Bmw iX3, Mini Cooper SE). Più avanti sarà la volta delle configurazioni 100% elettriche di Bmw Serie 5, Bmw X1, Bmw Serie 7 e della prossima generazione di Mini Countryman (o meglio: la sua erede, che esordirà nel 2023, verrà prodotta nelle linee di montaggio di Lipsia e conterà su versioni a combustione e ad elevata elettrificazione). Il traguardo 2023 prevede di poter contare su almeno un modello elettrico in produzione per gran parte delle fasce di mercato coperte da Bmw; in ottica 2025, si intende arrivare ad un 50% in più di aumento medio annuo nelle consegne di modelli elettrici, per un totale di circa due milioni di unità in circolazione.

Una seconda rivoluzione dopo il 2025

Su un piano ad ancora più lungo termine, prenderà il via un terzo step evolutivo – denominato “Neue Klasse” – del percorso di sviluppo industriale e sostenibile Bmw. Base di partenza è, chiaramente, il “Project i” annunciato alcuni anni fa e che ha, nel tempo, portato i tecnici del Gruppo a centralizzare la propria attenzione su flessibilità nei processi di produzione “zero emission” (ad esempio: ciascuno dei quattro “hub” produttivi in Germania provvederà all’assemblaggio di almeno un veicolo elettrico) e digitalizzazione up-to-date (ultimo esempio in ordine di tempo: la “release” del modulo infotainment a sistema operativo Bmw Operating System di ottava generazione che esordirà a bordo di Bmw iX). A partire dal 2025, lo sviluppo dei veicoli sarà realizzato su tre principi fondamentali:

  • Una nuova piattaforma IT;
  • Sistemi di propulsione elettrici di nuova generazione e di batterie high performance;
  • Una nuova “vision” relativamente alla sostenibilità nel ciclo di vita della vettura.

Come si articolerà la futura “Neue Klasse”

Si segnala, a questo proposito, un significativo approccio verso le tecnologie di sviluppo dei carburanti sintetici (che offriranno un potenziale futuro ai motori endotermici), delle celle di combustibile (per il 2022 si attendono le prime consegne di Bmw iHydrogen Next) ed un progressivo turn-over fra le consegne di autovetture a combustione interna e veicoli elettrici. Questi ultimi cresceranno, nei cinque anni compresi fra il 2025 ed il 2030, ad un ritmo di circa il 20% all’anno, per arrivare nel 2030 ad almeno il 50% delle vendite globali appannaggio dei veicoli elettrici e circa dieci milioni di auto elettriche circolanti su strada. “La velocità con cui ogni singolo mercato arriverà dipenderà dalla disponibilità delle infrastrutture di ricarica – osserva Oliver Zipse – In Asia, ad esempio, molti Paesi pianificano le rispettive reti già in fase di costruzione dei nuovi edifici. Vogliamo arrivare, anche in Europa, a compiere significativi progressi congiunti”.

Un futuro sostenibile

Un’impronta completamente carbon neutral è fra le “voci” fondamentali del futuro di Bmw: ciò riguarderà l’intera “value chain”, più che soltanto le emissioni di CO2 dei veicoli. Ovvero: processi di fornitura, fasi di produzione, utilizzo del veicolo. Dopo avere ridotto di un terzo le emissioni di diossido di carbonio al 2019 nella media della lineup in produzione, entro il 2030 i vertici Bmw puntano ad un ulteriore “taglio” dell’80% di CO2 per le attività industriali e degli uffici. “I nostri stabilimenti a livello mondiale utilizzano già energia che proviene da fonti rinnovabili – dichiarano in Bmw – A loro volta, le nuove iX e i4 verranno prodotte con l’impiego di energia elettrica fornita dai fiumi Isar e Lech. Ed abbiamo concluso ulteriori contratti per la fornitura diretta di energia pulita. Il prossimo capitolo riguarderà la una diminuzione di oltre il 40% delle emissioni di CO2 per l’intera flotta di vetture, durante le fasi di utilizzo, entro il 2030”.

Mini: fra 9 anni sarà 100% elettrica

A dare man forte al raggiungimento dei futuri traguardi eco friendly per l’intero Gruppo Bmw, ci sarà anche Mini. Il marchio di Oxford, potenzialmente fondamentale nel ruolo della mobilità elettrica in ambito urbano, metropolitano ed inter-city, svelerà nel 2025 il proprio ultimo modello a combustione. A partire da quella data, prenderà il via un piano di sviluppo di vetture ad alimentazione 100% elettrica, che anticiperà una previsione al 2027 di almeno il 50% di modelli “zero emission” sul totale delle consegne, ed un obiettivo finale – indicato al 2030 – nel quale l’intera lineup Mini sarà elettrica. Lo sviluppo elettrificato interesserà anche Rolls-Royce, sebbene non sia stata indicata una data precisa per l’arrivo di un modello elettrico.

Bmw iX: arriverà entro fine 2021

Sotto i riflettori del colosso bavarese c’è Bmw iX, che dopo una recente anteprima (autunno 2020) è stata svelata in ulteriori dettagli. Il SUV “zero emission” bavarese verrà prodotto a Dingolfing, secondo un preciso programma eco friendly finalizzato alla minimizzazione delle emissioni nell’intero ciclo di vita del veicolo: a questo proposito, si segnala un processo di costante monitoraggio, trasparenza e sostenibilità nell’estrazione di cobalto e litio, in siti collocati in Australia ed in Marocco, per le batterie. Le celle degli accumulatori, dal canto loro, verranno assemblate con l’impiego esclusivo di energia “green” prodotta da fonti certificate. E l’alluminio sarà ricavato da macchinari che impiegano energia solare. Dati alla mano, la “Carbon footprint”, richiesta da Bmw ad un ente certificatore indipendente, ha messo in evidenza un valore inferiore del 45%, su una percorrenza di 200.000 km, in rapporto ad un veicolo Sport Utility di pari segmento ed alimentato a combustione.

Bmw iX esordirà sul mercato verso la fine del 2021 in due configurazioni di gamma:

  • Bmw iX xDrive 40, con batterie da 70 kWh, potenza intorno a 300 CV e che sarà in grado di raggiungere un’autonomia di oltre 400 km a ciclo WLTP ed i 100 km/h con partenza da fermo in circa 6”, per un consumo energetico stimato in meno di 20 kWh ogni 100 km;
  • Bmw iX xDrive 50, equipaggiata con batterie da 100 kWh, oltre 500 CV di potenza massima, meno di 5” per l’accelerazione da 0 a 100 km/h ed una percorrenza massima di più di 600 km a ciclo WLTP e meno di 21 kWh per 100 km di consumo energetico.

Il controllo delle dinamiche di marcia (la trasmissione si avvale di un sistema monomarcia integrato nei due motori elettrici, la ripartizione della coppia motrice avviene mediante un dispositivo a controllo elettronico, non essendo presente alcun albero di collegamento fra avantreno e retrotreno) prevede un sistema di recupero adattivo dell’energia, funzionale alle condizioni di guida così come alla tipologia del percorso inserito nel navigatore ed alle caratteristiche del tragitto e dell’ambiente rilevate dai sensori di bordo, nonché alla modalità inserita dal conducente: “High”, “Medium”, “Low”.

La ricarica “fast” a corrente continua (fino a 200 kW) permetterà, dichiarano i tecnici Bmw, all’imminente iX di ricevere l’80% di “pieno” di energia, partendo da un 10% residuo, in circa 40 minuti. Una “ricarica-sprint” di dieci minuti sarà sufficiente ad aggiungere un’autonomia di rispettivamente 90 km (iX xDrive 40) e 120 km (iX xDrive 50).

A bordo di Bmw iX farà bella mostra di se l’altrettanto attesissimo modulo operativo Bmw Operating System 8, con doppio schermo ricurvo (che integra i display della strumentazione digitale, da 12.3”, e delle avanzate funzionalità infotainment, da 14.9”), connettività 5G e Bmw Intelligent Personal Assistant.

Bmw i4: lo step successivo

E proprio in ragione delle strategie evolutive a breve-medio termine sono stati resi noti i primi dettagli di Bmw i4: un “antipasto” che prelude all’imminente anteprima fissata nelle prossime settimane. I dati tecnici vengono, in questa prima fase “di assaggio” tenuti top secret: i vertici Bmw informano tuttavia che la novità i4 conterà su più livelli di propulsione, fino a 530 CV di potenza ed un’autonomia che arriverà a sfiorare 600 km, con una punta di accelerazione nell’ordine di circa 4” per lo scatto da 0 a 100 km/h (può essere che questo valore riguardi la versione M Performance, annunciata durante la presentazione del rendiconto finanziario 2020 e dei programmi strategici Bmw: in questo senso, Bmw i4 M performance farà da “battistrada” ad una nuova generazione di modelli ad altissime prestazioni e ad alimentazione elettrica).