Autovelox: la Cassazione annulla la multa. In arrivo una valanga di ricorsi

Autovelox: la Cassazione annulla la multa. In arrivo una valanga di ricorsi

Autovelox: la Cassazione annulla la multa. In arrivo una valanga di ricorsi

Emessa dalla Corte di Cassazione a seguito di un ricorso presentato da un automobilista-avvocato, la sentenza mette al riparo i cittadini multati dagli autovelox non regolamentari. L’Anci prevede una valanga di ricorsi e l’annullamento di contravvenzioni per milioni di euro

Riccardo Allegro

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Multa annullata!

Per essere valida, la multa dev’essere emessa da un autovelox approvato e “omologato”. Ne abbiamo parlato in più occasioni e, finalmente, una sentenza recentemente emessa dalla Corte di Cassazione conferma i “timori” di molti comuni italiani: “a rischio” ci sono migliaia di multe per eccesso di velocità rilevate su tutte le strade italiane attraverso apparecchiature non conformi. 
Come riportato dal Corriere della Sera, la sentenza in questione ha accolto l’impugnazione di un automobilista-avvocato di Treviso che aveva ricevuto una sanzione per aver viaggiato a 97 chilometri orari dove il limite è di 90. Istallato sulla strada regionale n.53, l’apparecchio è risultato essere “approvato” ma non “omologato”: da qui la vittoria dell’automobilista, motivata dalla Suprema Corte col fatto che l’apparecchiatura era stata sì autorizzata dal ministero delle Infrastrutture, ma non sottoposta dallo stesso Governo ad una verifica tecnica più puntuale necessaria alla sua omologazione. Un “vuoto normativo” che, in assenza di correzioni, metterà da una parte legalmente al riparo i cittadini multati dagli autovelox giudicati non regolamentari e, dall’altra, in crisi decine di comuni italiani dal momento che le multe per eccesso di velocità sono rilevate su tutte le strade della penisola attraverso apparecchiature uguali a quelle adottate dal Comune di Treviso. Non a caso l’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) prevede una valanga di ricorsi e l’annullamento di contravvenzioni per milioni di euro.
“Prima o poi doveva accadere”, ha dichiarato Emanuele Dalla Palma, presidente dell’associazione nazionale Migliore Tutela. “Da tre anni profetizziamo una sentenza di questo tipo. Più volte – ha aggiunto – abbiamo fatto presente alle istituzioni che c’era una cortina fumogena sulla questione autovelox, un gap tra omologazione e autorizzazione”.
La sentenza, è bene ricordarlo, che arriva a stretto giro col nuovo Codice della Strada che, tra le tante novità, introdurrà anche nuove regole per ciò che riguarda l’istallazione e l’utilizzo degli apparecchi di rilevamento. Ve ne parlavamo qui .

 

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